Ordini e richiami ad animali domestici

Al gatto:

               1) Per farlo avvicinare: - Misa, misa!… Mesélla!… Mariù!

               2) Per scacciarlo: - Frusta!

 

Al cane:

              1) Per farlo avvicinare: - Tè!…Tèttè!… Tè qua!… Ciucciù!

              2) Per scacciarlo: - Passe!… Passe lòche!… Curr’alle pèquera!… Vatt’a guadagnà le pane, che te puózze ‘nquastì, sennó!

 

Alla pecora o alla capra:

               1) Per farla avvicinare: - Bèèèh (o mèèèh)!… Bianchì, bèèèh!

               2) Per riportarla sulla giusta rotta: - Aùsce! Eééh, aùsce!

 

Al mulo, all’asino o al cavallo:

               1) Per farlo andare: - Aaah!… Arrà!

               2) Per farlo fermare: - Iiih!… Iscia, che te puózze squertecà! oppure

                                                 - Léééh, te puózze scapequellà!

 

Alla mucca:

                1) Per farla andare: - Ah!… Arrà!… Ah, Cammesciò, nch-ch, nch-ch, nch-ch!

                                                                  schioccar di lingua, lateralmente nel palato)

                2) Per farla arare dirittamente: - Aglie sùleche, tèh!

 

 Alle galline:

                 1) Per farle avvicinare e tranquillizzare: - Pipì, pipì, pipì!

                 2) Per scacciarle: - Sció, sció!

  Alla chioccia per per rassicurarla e compiacerla: - Iòcca, iòcca, iò! (che vorrebbe dire più o meno: “Brava! Mi complimento con te! Questi pulcini li stai crescendo veramente bene! Ti voglio bene. Ah, quanto ti voglio bene. Vai tranquilla, ché ti proteggo io dai nemici…”).

            

Al coniglio: - Pucce, pucce, pu!

 

Al tacchino: - Pucchie, pucchie, pu!

Al maiale: 1) Se è piccolo: - Nic, nic, nì!

                 2) Se è grosso: - Tò, tò, tò!  

 

    Per questi tre animali (coniglio, tacchino e maiale) vale quanto detto per la chioccia tra parentesi.  

Ordini e richiami ad animali domestici

Al gatto:

               1) Per farlo avvicinare: - Misa, misa!… Mesélla!… Mariù!

               2) Per scacciarlo: - Frusta!

 

Al cane:

              1) Per farlo avvicinare: - Tè!…Tèttè!… Tè qua!… Ciucciù!

              2) Per scacciarlo: - Passe!… Passe lòche!… Curr’alle pèquera!… Vatt’a guadagnà le pane, che te puózze ‘nquastì, sennó!

 

Alla pecora o alla capra:

               1) Per farla avvicinare: - Bèèèh (o mèèèh)!… Bianchì, bèèèh!

               2) Per riportarla sulla giusta rotta: - Aùsce! Eééh, aùsce!

 

Al mulo, all’asino o al cavallo:

               1) Per farlo andare: - Aaah!… Arrà!

               2) Per farlo fermare: - Iiih!… Iscia, che te puózze squertecà! oppure

                                                 - Léééh, te puózze scapequellà!

 

Alla mucca:

                1) Per farla andare: - Ah!… Arrà!… Ah, Cammesciò, nch-ch, nch-ch, nch-ch!

                                                                  schioccar di lingua, lateralmente nel palato)

                2) Per farla arare dirittamente: - Aglie sùleche, tèh!

 

 Alle galline:

                 1) Per farle avvicinare e tranquillizzare: - Pipì, pipì, pipì!

                 2) Per scacciarle: - Sció, sció!

  Alla chioccia per per rassicurarla e compiacerla: - Iòcca, iòcca, iò! (che vorrebbe dire più o meno: “Brava! Mi complimento con te! Questi pulcini li stai crescendo veramente bene! Ti voglio bene. Ah, quanto ti voglio bene. Vai tranquilla, ché ti proteggo io dai nemici…”).

            

Al coniglio: - Pucce, pucce, pu!

 

Al tacchino: - Pucchie, pucchie, pu!

Al maiale: 1) Se è piccolo: - Nic, nic, nì!

                 2) Se è grosso: - Tò, tò, tò!  

 

    Per questi tre animali (coniglio, tacchino e maiale) vale quanto detto per la chioccia tra parentesi.